A questa domanda ha risposto durante il Mobility Hub on Track Barbara Barbieri – Managing Director di BCA Italia, insieme a Marco Saltalamacchia - Executive VP & CEO Gruppo Koelliker e Pietro Maresca – Consigliere Delegato Maresca e Fiorentino e Presidente Federauto Bologna.
La Managing Director di BCA Italia, per analizzare lo scenario di riferimento, è partita dai dati: “Lo scorso anno si è assistito ad un importante aumento dei prezzi delle vetture usate e ad una contestuale diminuzione delle transazioni nel mondo dell’usato. Siamo di fronte ad uno scenario molto variabile e che rimarrà molto variabile. Questo perché sono moltissimi i fattori che lo determinano e il risultato è, in qualche modo, “caotico”. Nel 2022 si è spesso parlato di un vero e proprio boom dell’usato. Ma questo boom è legato ad una sola variabile: il prezzo delle vetture. Se guardiamo infatti il volume di transazioni che si sono registrete lo scorso anno, in tutta Europa, e in particolare nei 5 Major Market, non si è assistito a una crescita del mercato.
Anzi, l’usato ha riportato un segno “meno” in tutti i mercati.
In termini di volumi, nel 2022 ha perso più unità di quante ne abbia perse il nuovo – con una migliore tenuta solo del nostro comparto, il B2B.
Prezzi: per gran parte del 2022 i prezzi dell’usato sono stati alle stelle – complici la mancanza di prodotto nuovo e l’aumento dei prezzi di listino.
Addirittura, per alcune vetture difficili da reperire sul mercato del nuovo, per mesi il prezzo dell'usato ha superato quello di listino. Il grafico ci mostra questo trend in tutta Europa.
Come è evidente, nel terzo trimestre del 2022 in alcuni Paesi europei i prezzi dei veicoli usati avevano già raggiunto il picco, per poi scendere tra novembre e dicembre. Nell’ultimo trimestre le quotazioni dell'usato per alcuni modelli sono calate anche del 20%.
Il trend attuale va verso un riallineamento dei valori, ed è probabile che il calo continui nei prossimi mesi. Gli osservatori internazionali, a partire da J.P. Morgan Research, prevedono nel 2023 un calo dei prezzi dell’usato del 10 / 20%.
E non dimentichiamoci che cosa sta succedendo nel nuovo dove alcune case automobilistiche stanno tagliando i listini anche del 20%.
In uno scenario così complesso, è chiaro che le scelte sull’usato devono fare parte della strategia aziendale, non del “management day-by-day”. Ed è in questa direzione che ci siamo mossi insieme ai nosri partner.
Allora, l’usato è un boomerang ???
Sicuramente bisogna uscire dalle abitudini consolidate, aprire nuovi canali e creare un processo strutturato.
BCA stessa si evolve e cresce continuamente.
La forza di BCA è la capacità di conoscere e capire il mercato – una cosa che non si inventa. Negli ultimi anni abbiamo visto molti operatori online entrare nel mercato dell’usato attratti dal “boom” del settore; per alcuni però è stato un boomerang.
Il dinamismo della tecnologia deve sempre essere sorretto dalla solidità dell’esperienza e da servizi concreti: la perizia e la preparazione delle vetture, l’assistenza ai Clienti, il supporto nelle procedure amministrative, e soprattutto la valutazione dei risultati.
Poi sicuramente la scala del mercato ha una sua importanza. Come BCA gestiamo oltre 1 milione e mezzo di transazioni all’anno. Questo significa che siamo il più importante interlocutore in Europa per la gestione dell’usato B2B – per il numero di buyer, e per i “big data” che abbiamo nelle nostre serie storiche,
con un livello di insight unico per ampiezza e profondità.
Sulla base di questi punti di forza, stiamo stringendo Partnership strategiche con Brand e grandi operatori che hanno scelto di adottare un approccio innovativo e digitale al tema dell’usato.
Per BCA, questo significa evolvere insieme ai nostri Partner, ed è ciò che cerchiamo di fare ogni giorno.”.