Le transazioni nel mondo dell’usato a livello europeo stanno diminuendo fortemente mentre i prezzi continuano ad essere ancora molto alti. I motivi?
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L’aumento dei prezzi di listino
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il relativo incremento del valore residuo
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una domanda ancora forte a discapito di un’offerta debole
La crisi economica sta erodendo la capacità di spesa dei consumatori che continuano a preferire l’acquisto di un’auto usata rispetto ad una vettura nuova ma esclusivamente a prezzi "ragionevoli". Questo significa che i prezzi potrebbero già aver raggiunto il picco in qualche Paese Europeo, come mostra il grafico sotto riportato (fonte Autovista 24): i prezzi hanno avuto ovunque una forte accelerata durante la pandemia e sembrano avere ora raggiunto la stabilità in Finlandia, Polonia, Germania e UK.
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In Austria la domanda continua a superare l’offerta, soprattutto per i veicoli elettrici e ibridi elettrici.
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In Francia i valori residui e i prezzi medi continuano ad aumentare sia per l’incremento dei prezzi di listino sia per il basso numero di auto usate presenti sul mercato
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In Spagna la crescita delle importazioni sta fortemente contribuendo all’aumento dei prezzi.
E in Italia?
Nel mercato B2C e C2C online gli aumenti di prezzo nell’ultimo anno hanno superato il 20% e in tre anni il prezzo medio è cresciuto addirittura del 33%
Anche nel mercato B2B online si evidenzia un continuo aumento dei prezzi.
I prezzi medi di vendita riscontrati da BCA Italia nel 2021 sono più alti del 31% rispetto al 2020, mentre quelli del 2022 registrano un +18% rispetto al 2021 ed un +55% rispetto al 2020.
Il forte aumento dei prezzi nel B2B di BCA Italia è stato registrato nel secondo semestre del 2021 e nei primi mesi del 2022. Da marzo a giugno 2022 i prezzi hanno continuato a mantenersi molto alti e, in alcuni casi, a crescere ma ad una velocità dimezzata rispetto ai mesi passati per poi vivere una nuova impennata a partire dalla seconda metà di settembre.